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Poesie da leggere in autunno per scaldarsi il cuore

by michela
una persona seduta comoda con un plaid legge un libro di poesie bevendo una tisana in un pomeriggio autunnale

Le giornate si accorciano e si ingrigiscono e se tutto va bene, arrivano le piogge e anche se la nostra routine magari è la stessa di marzo alle volte può capitare di sentirsi come degli orsi che vanno in letargo. Sentire il bisogno di stare al caldo, rintanati, con una tisana o un bicchiere di vino, il camino acceso e perché no un libro per farsi compagnia. Le poesie da leggere in autunno sono diverse, noi vogliamo suggerirtene alcune, quelle che ci piacciono di più. Ne abbiamo scelte 3, alcune scritte da autori conosciuti ai più e alcuni più ricercati.

La prima poesia che abbiamo selezionato si intitola “È già il pallido autunno” ed è stata scritta da Vincenzo Cardarelli. Cardarelli era un Avanguardista nato alla fine dell’800; il poeta che più di tutti ha cantato l’incanto dell’amore, della giovinezza, dell’adolescenza e di come il tempo possa travolgere. In questa poesia possiamo proprio sentire l’inesorabile passaggio del tempo che si porta via un’eterna estate.

È già il pallido autunno

Come varia il colore
delle stagioni,
così gli umori e i pensieri degli uomini.

Tutto nel mondo è mutevole tempo.
Ed ecco, è già pallido,
sepolcrale autunno,
quando pur ieri imperava
la rigogliosa quasi eterna estate.

Vincenzo Cardarelli

persona con camicia a quadri che legge poesie su un libro

“La prima pioggia” è stata scritta da Marino Moretti, poeta crepuscolare nato alla fine dell’800 a Cesenatico. Lui si ispira a Pascoli e infatti nelle sue poesie ritroviamo le cose semplici e umili di tutti i giorni, cantate usando toni dimessi e parole semplici. Sua la seguente poesia da leggere in autunno, che crea un’immagine netta e chiara nella mente.

La prima pioggia

Scendon le gocce della prima pioggia
che sui selciato ancor timida batte,
mentre settembre lietamente sfoggia
l’ardore delle sue bacche scarlatte.
E le foglie chiacchierine
parlano dell’autunno che ritorna
e che sotto la pioggia fine fine
di pampini e di bacche agile s’adorna.

Marino Moretti

Nazim Hikmet è tra i più importanti poeti turchi moderni e la forza della sua poesia è quella di arrivare dritta al cuore. È una persona impegnata politicamente e nel 1938 viene accusato di incitamento alla rivolta e condannato a 28 anni di prigione dove viene torturato per le sue idee politiche anti-fasciste. Muore negli anni ’60 lasciando un’eredità di romantiche poesie. Abbiamo scelto questa poesia, “Vedere cadere le foglie”, per sentire bene la malinconia autunnale.

Vedere cadere le foglie

Veder cadere le foglie mi lacera dentro,
soprattutto le foglie dei viali.
Soprattutto se sono ippocastani,
soprattutto se passano dei bimbi,
soprattutto se il cielo è sereno,
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia,
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male,
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami,
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro,
soprattutto le foglie dei viali,
dei viali d’ippocastani.

Nazim Hikmet

Questi poeti hanno trovato le parole giuste, quelle che servono in queste giornate autunnali per descrivere le sensazioni di una stagione piena di contrasti. Tu quale tra queste poesie da leggere in autunno hai preferito? Scrivicelo nei commenti!

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